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Collistar Gloss Design Shock 24 Ardesia

Collistar Gloss Design Shock 24 Ardesia

Ovvero, il colore più indefinibile e contraddittorio che ho

Dovete sapere che scrivere questo post è difficilissimo e ancora adesso sono incerta: il fatto è che non so come descrivervi il colore di Collistar Gloss Design Shock 24 Ardesia.
No, non ridete, capisco che non siano problemi capitali, ma cosa fai quando ti ritrovi a scrivere frasi tipo “Questo gloss è un color…” e ti fermi chiedendoti “Ma che colore è?” ma soprattutto, quando la prima risposta che ti viene in mente è “Strano”?
Ok, questo gloss è color Strano.
E ovviamente è il motivo per cui l’ho comprato 😀

Ma ora facciamo un passo indietro, perchè oltre ad essere di color strano, ha anche una storia fortunata alle spalle che, ovviamente, vi state per sorbire.
Tutto ebbe inizio con un’insana passione (una delle tante) per tutto ciò che è viola-o-giù-di-là, e che si concretizzò nell’acquisto del mio primo gloss Collistar, Gloss Design nr 20 Viola Shock: a distanza di quasi un anno, non posso che confermare il mio amore per questo colore che, tra l’altro, è stato uno dei grandi protagonisti del mio trucco rapido da ufficio della scorsa estate (sì, avete letto bene, da ufficio! gloss + eyeliner nero + mascara, acceso ma portabilissimo).
Dopo l’esperienza con Viola Shock inutile dirvi che mi sono interessata anche al resto della linea, ed altrettanto inutile dirvi che a botte di 14-15-16€ l’uno si imponeva una scelta: i colori sono tutti belli, ma, diciamocelo, non tutti “mai visti prima”.. tranne uno, il nr. 24 Ardesia.
In effetti, un colore che ho trovato un po’ strano, tanto da andarmelo sempre a cercare in profumeria per guardarmelo per bene ogni volta, sempre indecisa se prenderlo o no.
Quando, a settembre, vi ho raccontato della mia collaborazione con Collistar, ammetto di aver incrociato le dita affinchè in quel paccottino ci finissero anche un po’ di Gloss Design tra cui Ardesia: i gloss design non c’erano, ma il destino stava complottando per non darmi più scuse per non averlo, e questo destino si è concretizzato nello shop online delle Profumerie Douglas e in una promozione natalizia bizzarra e molto breve, tanto che mi sto ancora chiedendo se non sia stato un errore ma tant’è, chi ha avuto ha avuto.. e io, modestamente, lo ebbi XD
In pratica questa promo consisteva nell’applicare 5 euro di sconto su un ordine online, senza minimo d’acquisto, con consegna col corriere gratuita, confezione natalizia gratuita, bigliettino regalo gratuito, e fino a 5 campioncini gratuiti.
Fatevi due conti: il gloss da Douglas costa € 15,50, grazie alla promo veniva € 10,50 comodamente recapitato a casa dal corrienre e tutto confezionato carino.. e insomma, ci mancava giusto che offrissero anche il caffè ed eravamo a posto 😀
Capite anche voi che con una promo così farti un regalo è praticamente d’obbligo.. ehm, anche fartene due in verità, ma questa è un’altra storia XD

Ovviamente, questa luuuunghissima intro di cui non sentivate il bisogno, non solo è lo scotto che dovete pagare per leggere una recensione di questo colore (non so voi, ma io in rete ne ho trovate davvero pochissime) ma aveva lo scopo principale di fornirmi ulteriore tempo per pensare a una definizione soddisfacente di Ardesia che, per la cronaca, non c’entra nulla con il materiale da cui prende il nome e che secondo me non è nemmeno, come ho letto, un viola.

L’unica descrizione che sono riuscita a mettere insieme (tenetevi forte!) è: color prugna chiaro con sottotono vinaccia, dai miniglitter rosati e riflessi verde oro.
Ve lo dicevo che era strano.
La resa sulla labbra poi, è variabile in base alla luce: con la luce del sole emerge maggiormente il tono marron-rossiccio (nel collage qui sotto, foto della labbra), mentre con la luce fredda rilevano maggiormente i glitterini rosati e il tono del prugna chiaro (foto dello swatch su mano).

 

Nelle foto seguenti secondo me si vede bene il riflesso verde oro: sia chiaro, si tratta di un riflesso, nessuno guardandovi penserà che abbiate la labbra verdi.. almeno spero 😛

 

 

Come avrete già visto da queste prima foto, si tratta di un colore estremamente lucido che riflette tantissimo la luce grazie a una miscela di perle presenti nella formula: pur essendo una tonalità di colore fondamentalmente spenta, riesce ad essere a suo modo luminoso.

 

 

La coprenza è piuttosto buona, anche se minore rispetto al suo collega Viola Shock.

La texture è molto gradevole: morbida, mediamente densa senza essere un pastone, scorre bene sulle labbra ed è confortevole; l’applicatore in floccato, dopo averci fatto l’abitudine, è comodo e permette una stesura precisa.
La densità lo rende un po’ appiccicoso, però gli permette anche di essere abbastanza resistente: rispetto al suo fratellino Viola l’ho trovato meno durevole ma comunque offre una buona performance per un gloss, a me dura indicativamente una mattina nonostante piccoli spuntini (fatti però con attenzione): non supera il pranzo e va riapplicato, tuttavia non scompare del tutto ma lascia ugualmente una lieve traccia di colore.
C’è da dire che, nonostante il trascorrere delle ore, non perde di lucidità nè di intensità e finchè non mangiate o bevete sembrerà come appena applicato.
Come la volta scorsa, continuo a non pronunciarmi sul cosiddetto “effetto volume” immediato: le mie labbra non necessitano di ulteriore volume e non ho notato particolari cambiamenti “strutturali”; sicuramente però, delle labbra sottili potrebbero beneficiare dell’estrema lucidità che, come è noto, regala un effetto ottico di labbra volumizzate.

 

 

 

In conclusione, a me questo gloss piace parecchio, tuttavia, data la particolarità del colore, vi consiglio di vederlo dal vivo almeno una volta prima di comprarlo; inoltre dovete valutare attentamente l’acquisto se siete molto chiare di carnagione, perchè secondo me non si tratta di un colore facilissimo da portare e potrebbe darvi un effetto un po’ smorto, a meno che non lo abbiniate ad un trucco occhi un po’ deciso.

Il prezzo di listino è di 17,50€ tuttavia spesso si trova a meno, tenete conto di un margine di non oltre il 20% circa.
Vi lascio con alcuni swatch effettuati su mano, con luce fredda e quindi in cui predomina il tono rosato del prugna chiaro, insieme al già citato numero 20 Viola Shock, giusto per convincervi che Ardesia non possa esser propriamente definito viola.. o forse sì? 😛

 

 

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