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Bellezza #2

Bellezza #2

Agosto: probabilmente qualcuna di voi si sta preparando per le ferie, qualcun’altra magari c’è già.
Io in questo momento sono a letto e sto rivedendo i filmati e le foto fatte durante la gita di oggi: a parte l’aver scoperto di avere una mano incredibilmente ferma mentre faccio le riprese, ho anche “scoperto” tutte le foto che mio marito mi ha fatto senza che me ne accorgessi.
Le più spontanee, direte voi.. le più brutte, dico io!

Perchè non sono fotogenica e in più.. diciamocelo, non è che attualmente io sia proprio un figurino! L’obiettivo non mi ama, e se già sono tonda di mio, in foto divento ancora più tonda: di conseguenza non ho piacere nell’essere fotografata e non ho piacere nel mostrare le mie foto in giro.

Se riguardo le foto delle vacanze degli ultimi anni, in effetti, c’è una cosa che balza all’occhio: la mia assenza.
Perchè alla fine a cosa serve una foto, se non a fissare un attimo di vita, un momento, un ricordo?
Le foto di un paesaggio, o di un monumento, sono belle sì ma alla fine sono foto “anonime”, immagini che potrei tranquillamente trovare su Google e farci un album: la differenza la fa la propria presenza o quella di una persona cara o, meglio ancora, la nostra presenza insieme a una persona cara.

Eppure, da piccola, mi piaceva tanto farmi fotografare, mi mettevo sempre in posa e, possibilmente, in ghingheri per qualunque cosa: cos’è successo dopo?

Pensate che, proprio sul tema delle fotografie e della timidezza di fronte alla macchina fotografica/da presa è stata condotta una ricerca, sui cui risultati dovremmo riflettere tutte, me in primis:

* Più della metà delle donne intervistate (57%) ha ammesso che non sentirsi a proprio agio incide negativamente su come poi ci si pone davanti ad una videocamera o macchina fotografica
* Il 65% delle donne dice che farsi scattare una foto o vederla caricata sui social network genera più ansia sul proprio aspetto più che parlare in pubblico (47%), andare al primo appuntamento (44%) o fare un colloquio di lavoro (41%)
* Il 36% delle interviste ammette di essere diventata più insicura davanti alla videocamera o fotocamera tra gli 11 e i 20 anni
* Il 55% delle donne si sente meno sicura davanti alla foto/videocamera che 10 anni prima

Io rientro pienamente in tutte e 4 le casistiche: l’ansia a riguardo della propria bellezza è il motivo principale per cui io e tante altre donne ci dimostriamo insicure o timide davanti alla camera.

* Il 63% delle intervistate ha distrutto le proprie foto, soprattutto quelle digitali
* Il 19% delle donne non conserva foto delle vacanze, il 14% del giorno delle proprie nozze, il 17% del giorno della nascita del proprio figlio
* Circa un terzo delle intervistate non si fa scattare foto o le ha cancellate tra quelle scattate in vacanza, ad una festa, alla laurea

Tutte occasioni perse per conservare bei ricordi.. neanche a dirlo, rientro di nuovo in tutte la categorie.
Il problema però non è tanto non avere l’ennesima foto in stile balenottera spiaggiata, quanto perdere un evento che difficilmente si ripeterà.. una cosa che rimpiango è il non aver voluto farmi fare foto alla laurea, perchè è stato un momento importante della mia vita che non tornerà più.
Se poi penso al motivo per cui non ho voluto, mi sento una completa idiota: per farla breve, in quel periodo pesavo 5 kg in più del mio peso forma e mi sentivo brutta e grassa.. adesso i kg in più sono circa 25, fate voi.

I dati che vi ho citato sono presi dalla Dove Global Research “Camera Shy” condotta proprio quest’anno da Dove e che fa sempre capo alla campagna di sensibilizzazione “Dove Real beauty Sketches”  mirata ad aiutare le donne – ma anche le teenager – a scoprire ed apprezzare la propria bellezza.
La ricerca dimostra, ancora una volta, che le donne sono molto severe nel giudizio verso se stesse e cercano il più possibile di evitare situazioni in cui il loro aspetto fisico abbia un ruolo, come ad esempio quando vengono scattate delle foto.
Quando guarda una propria foto, più della metà delle donne si considera “poco attraente,” “brutta,” o “troppo grassa”: lo scopo di queste campagne di Dove è proprio quello di aiutare le donne a riconsiderare se stesse e capire che sono molto più belle di quanto pensino, incoraggiandole a costruire un rapporto sereno e felice con il proprio aspetto, per aumentare l’autostima e aiutarle a realizzare il proprio pieno potenziale.

Ma in pratica come si può fare?

* Eliminiamo dalla nostra testa commenti sul nostro aspetto del tipo “Come sono grassa” o “Guarda che brutti i miei capelli.” Pensieri negativi fanno sentire tutti meno sicuri del proprio aspetto. Più ci giudichiamo in maniera positiva, più sicure ci sentiremo.

* Nessuno è perfetto. Ricordiamoci che le immagini perfette delle celebrities sono frutto di ritocchi digitali da parte di professionisti. La bellezza perfetta non esiste.

* Non fissiamoci su come appariamo ora in una foto, ma pensiamo a quando avremo settant’anni e ci ricorderemo del momento stupendo che abbiamo vissuto quando quella foto è stata scattata.

* Ma soprattutto, conserviamo i nostri ricordi.
Invece di stressarci su come appariamo in una foto, proviamo ad immaginare come ci sentiremo fra 5, 10, 50 anni, ripensando alla felicità che abbiamo provato su quella spiaggia con la nostra famiglia, o a quella festa meravigliosa con tutti i nostri amici. Quando le donne si focalizzano sul tipo di memoria che stanno recuperando, la loro faccia e il loro corpo si rilassa, facendole così diventare più naturali, genuine e soprattutto belle.

Tutto sommato, mi sa che le foto di quest’anno non le cancello.

View Comments (11)
  • Anche io non mi faccio mai fotografare. La scusa che dico è che sono sempre io a fare le foto, quella vera invece è che non riesco a vedermi in fotografia: sono grassa, sono brutta… Non ho mie foto dai 12 ai 24 anni, dai 24 ad ora ne ho quattro o cinque per anno, contandole proprio tutte. È brutto guardare gli album vecchi e vedere che io non ci sono mai. Della laurea triennale ho una foto, della specialistica tre e fatte tutte “a tradimento” perché non ne volevo. Se mi guardo allo specchio qualcosa di positivo in me lo trovo, mentre nelle foto non salverei proprio niente.
    Da quando è nata mia nipote mi obbligo ogni tanto a fare qualche foto con lei, perché voglio dei ricordi di noi due. Lo stesso vale per quando conosco le amiche dei blog: so che le vedrò molto raramente per la lontananza e quindi mi piace l’idea di farmi foto con loro, ma poi non mi piaccio mai.
    …e no, non cancellare le foto di quest’anno =)

    • Vedi come sono diverse le nostre percezioni di noi stesse e degli altri?
      io ti ho vista in foto e non mi sei parsa nè grassa nè tanto meno brutta, anzi.
      Le foto io non le cancello più.. ma non farlo nemmeno tu 😉

  • Ti stimo tanto! Iniziare questo tipo di riflessione non è facile, tanto meno lo è scriverlo e farlo vedere al resto del mondo. Sono convinta che presto avrai tantissime foto ricordo 😉

  • rientro pienamente nella categoria! evito di farmi fare foto, da sola non me ne faccio e cerco di evitarle pure con gli altri (alcune volte non mi oppongo e lascio correre, perché è più veloce e indolore che mezz'ora di "DAI VIENI A FARTI LA FOTO" "NO NON VOGLIOOOO" "DAIII" "NUO LA FOTO RICORDO NUOO" :D)
    Però posso dire una cosa? Oggettivamente esistono due categorie: chi è fotogenico e chi no, indipendentemente dal fatto che sei bella o meno! Solo che se una è bella di suo per quanto possa essere poco fotogenica non sarà mai inguardabile in foto, invece una un poco bruttina e pure non fotogenica (mio caso).. allora inevitabilmente l'autostima la foto te la abbassa!! E allora perché farsi del male per via di una stupida foto?
    Poi quello che penso è che anche se con il tempo si tende a dimenticare qualcosa nessuno può privarti dei bei ricordi 🙂 le foto non sono indispensabili per avere un bel ricordo, soprattutto se poi guardare quelle foto ti mette a disagio!! E allora preferisco non avere delle foto disagio di una vacanza che ho fatto, ma potrò comunque ricordarla ogni volta che vorrò, senza pensare "ah in quella foto sembro incinta per quanta pancia ho" e pensare magari "che bella giornata fu quella"

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