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Acido/Acida vol. 1

Acido/Acida vol. 1

Oggi esuliamo un po’ dal make up per parlare di acidità: la mia.
Non vi nego che ultimamente ho un livello di acidume abbastanza alto, e per parecchie cose, riguardanti il mondo blogger e non solo: oggi inizierò dal “non solo”.

Alcune di voi forse sono già mamme, altre forse desiderano diventarlo, io una sola cosa vi chiedo: educate i vostri figli e rispettate la loro età.. oltre a tutto il resto del mondo che vi circonda.

Questo post potrebbe sembrare scritto “contro” i bambini, che notoriamente non mi piacciono, ma in realtà io ce l’ho con i loro genitori, o almeno con parte di essi, ossia quella fetta comunemente denominata “testa di cazzo”.
Ad esempio, ce l’ho con quei genitori che non capiscono che non possono pretendere di portare un bambino piccolo al ristorante, e che quello stia buono anche 2 o 3 ore, seduto e composto a tavola.
Infatti ciò non accade quasi mai.

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Quello che accade, invece, è che il bambino inizi, ovviamente, ad annoiarsi, a fare i capricci, magari a correre qua e là per il ristorante arrecando disagio ad avventori e camerieri.
Non è colpa loro, i bambini sono bambini e si comportano come tali, la buona educazione, quando c’è, arriva ma solo fino ad un certo punto: è il genitore che dovrebbe capire che forse è il caso di lasciare il bambino con i nonni, o pagare una babysitter, o andare in un locale appositamente attrezzato di sala bimbi.. oppure, non potendo applicare nessuna delle precedenti ipotesi, dovrebbe semplicemente rinunciare alla propria serata.
Rinunciare, sì.
Perchè il figlio è tuo e devi gestirtelo tu, non devi imporlo agli altri.

Ma i bambini non pesano, dirà qualcuna, i bambini portano gioia, sono “pezzi di cuore“.. vediamo alcuni esempi di questa gioia:
Quando sei al ristorante e lasci tuo figlio schiamazzare in giro, non stai diffondendo gioia ma stai dando fastidio a tutti gli altri che vanno fuori a cena magari per godersi una serata romantica e/o tranquilla, o che semplicemente gradirebbero parlare in un ambiente rilassato.

Quando per non far schiamazzare tuo figlio di 5 anni gli dai in mano un Ipad e gli fai vedere i cartoni animati a tutto volume, manco fossi nel salotto di casa tua, non stai diffondendo gioia ma stai dando fastidio esattamente come sopra (vi giuro che quando ho capito da dove provenissero le voci del cartone sono rimasta basita.. no comment..)

Quando invece di caricare la macchina e andare al mare a Loano preferisci farti la tua vacanzina ai Caraibi e lasci che tuo figlio pianga, faccia i capricci, corra, strilli, scalci giusto per quelle 8 – 9 ore di volo, e il massimo che fai è dire ogni tanto “su su fai il bravo”, non stai diffondendo gioia ma stai dando fastidio a chi già generalmente sui voli sta scomodo di suo, a chi magari tenta di dormire, a chi tenta di vedere un film, a chi tenta di lavorare.

 

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Io scendo da questi voli generalmente con un gran mal di testa e con un istinto omicida a mille.

Quello che voglio dire è che un figlio sarà anche una gioia (per i propri genitori), ma comporta delle rinunce, delle assunzioni di responsabilità e dei cambi di abitudini: non sono gli altri a doversele sobbarcare e sopportare, siete voi genitori.
E, per citare una saggia donna: volete le gioie della genitorialità? E allora non potete avere anche le gioie del ristorante, delle vacanze lontane, di tutto ciò che facevate prima, ed esattamente come lo facevate.
Perchè non sono più le vostre esigenze, ma quelle di vostro figlio che devono avere la precedenza, e le esigenze di un bambino non sono certo stare per ore al ristorante o su un volo intercontinentale o a una mostra o a qualunque altro genere di manifestazione/divertimento da adulti.

Con questo post non intendo insegnare nulla a nessuno: non sono un’educatrice, non sono una psicologa, non sono una pedagogista, sono semplicemente una donna di buon senso (o almeno lo spero) stufa di vedere la maleducazione e il menefreghismo dilagante di tanti “adulti”, che si traduce nell’altrettanta dilagante maleducazione e menefreghismo di tanti bambini.

 

View Comments (29)
  • quanto hai ragione caspio!!! l'ultimo volo che ho fatto avevo, sfiga vuole, bambini dietro di me sia all'andata che al ritorno… sentivo continuamente il mio schienale muoversi per via dei calci e mi giravo di continuo con sguardo da assassina… la madre ha fatto qualcosa per far smettere il figlio?? no macchè! l'avrei fulminata!

  • Come ti capisco! Dieci giorni fa nel tragitto Venezia-Milano, in treno, avevo davanti una famiglia di stranieri, con una bambina di circa 4 anni che ha urlato e cantato tutto il tempo. Abbiamo fatto 75min di ritardo e non è stata zitta un secondo! Volevo ucciderla!

  • Ciao cara
    io ho avuto sull'aereo non un bambino che dava calci ma bensì un ragazzo già adolescente che era anche peggio. Personalmente quando andavano in giro i miei genitori e mi portavano a un museo o al ristorante non ho mai fatto arrabbiare ne fatto casino e questione che i figli vanno educati non fatti crescere come animaletti. Bisogna che siano educati a casa per avere risultati fuori, ho visto bimbi che non hanno problemi a stare al ristorante anche se piccoli, dipende tutto dalla famiglia e rinciare non vuol dire fare la cosa migliore, perchè tuo figlio deve essere educato da piccolo se no sarà uno zulù anche più grande. Baci buona giornata Alex

    • Sicuramente in primis ci deve essere l'educazione, che spesso manca.
      Però io credo che non si possa pretendere di fare le cose tali e quali si facevano prima del figlio: un figlio ti cambia necessariamente la vita, ma in tutti i sensi, e credo sia normale che questo imponga anche delle "limitazioni" ai propri piaceri/abitudini/attività.
      Non credo sia giusto coinvolgere, più del necessario, i bambini in attività "da adulti".. per dire: il bambino magari te lo porti in una serata in pizzeria (e lo tieni sotto controllo però!), però eviti di portartelo dietro in un ristorante gourmet in cui sai già che la cena durerà 3 ore!

  • Io sottoscrivo tutto il tuo post, parola per parola. Il punto è che oggi la tendenza è "ho un figlio ma la mia vita non è mica cambiata"…..

    Ecco, io a queste donne vorrei dire:

    "Sul serio? Hai fatto un figlio, ti sei assunta la responsabilità più grande che possa esistere, ti sei imbarcata nell'avventura più rischiosa che si possa concepire, hai creato un legame assolutamente indissolubile, e la tua vita NON è cambiata?

    …e allora sei scema."

  • Concordo con te appieno! Anche io non sono un'amante dei bambini, ma prima di tutto detesto i loro genitori o presunti tali, che non sanno imporsi, o capire che non si può continuare a vivere come da fidanzatini una volta che si ha figliato!
    "Perché il figlio è tuo e devi gestirtelo tu, non devi imporlo agli altri", questa frase è la sacrosanta verità e andrebbe ricordata a tutti questi genitori!

    • beh, da quello che mi scrivete sono fiduciosa nel fatto che, chi di voi avrà figli, non contribuirà alla creazione di piccoli Attila urlanti 😀

  • Il punto di vista che ti porto io è quello di una mamma:
    Non si possono fare le cose che si facevano prima, i figli hanno bisogno di molte attenzioni, non solo la mia vita è cambiata, io stessa sono inevitabilmente cambiata con la loro nascita. Molte cose non le facciamo più, e di certo mai mi sognerei di far fare un volo di 9 ore a un bambino piccolo, e chiaro che comincia a sclerare. Però ogni tanto, molto raramente ad onor del vero, è capitato di andare a prendere una pizza fuori, il grande (4 anni) resta tranquillo e si gode la sua pizza, e anche il piccolo non da problemi. Molto dipende dall'educazione che si da, se un bambino è abituato a fare ciò che vuole senza regole a casa anche fuori sarà insopportabile. Lo so pure io che se mio figlio va in giro schiamazzando non porta gioia ma infastidisce, i miei non lo fanno fortunatamente. Però anche in questo caso scegliamo serate poco affollate e diciamo che il limite massimo fuori è due ore.
    Ricapitolando: Non mi piace lasciare i miei figli a casa, ma bisogna fare cose che loro sono in grado di reggere, per un tempo non eccessivo, bisogna richiamarli quando è necessario e soprattutto bisogna educarli sempre!

    • grazie Ery per il tuo punto di vista, che condivido appieno: infatti dici una cosa sacrosanta, "bisogna fare cose che loro sono in grado di reggere e per un tempo non eccessivo"; le loro esigenze al primo posto, appunto, non quelle dei genitori.

  • Cara Anonima, mi hai offerto uno spunto di riflessione 🙂
    quello che dici rispecchia sicuramente il vero, non fatico a credere ai buoni propositi nè alla stanchezza che porta ad assecondare i bimbi, però resta il fatto che essere genitore sia una scelta e una responsabilità propria: se il genitore si lascia mettere in croce sono affari suoi, però se permette che vengano messi in croce anche gli altri, allora diventa maleducazione.

  • Quando sarai mamma,magari avrai un figlio con un carattere ribelle,vivace,e nonostante i tuoi sforzi per educarlo o per farlo stare buono,aihme non ci riuscirai.. E magari vorrai andare a mangiarti una pizza dopo anni che non lo fai.
    Ecco,a giudicare gli altri genitori siamo tutti bravi,fino a che non lo diventiamo noi!
    A buoni propositi,tutti noi siamo genitori esemplari ,avremo tutti figli perfetti composti e non ci muoveremo più da casa per non arrecare disturbo agli altri. Quando poi ci nascono i figli le cose cambiano un po' e i buoni propositi e la saccenza che avevamo vanno a farsi benedire 🙂

    • Ciao amica Anonima, Benvenuta 🙂
      Posso capire le difficoltà nell'avere un figlio ribelle e vivace, però penso che se davvero mi viene voglia di mangiarmi una pizza dopo anni di astinenza, allora potrò anche pensare a pagare una babysitter quelle 3 ore, o chiedere un favore a un'amica, non solo per non dar fastidio agli altri, ma anche per godermi in primis io una serata tranquilla.

      Poi sai, io di figli non ne ho e per quel che mi riguarda non ne avrò mai, quindi vedo le cose con occhi "da esterno", se così si può dire.. però di bambini (e di genitori) maleducati in giro ne vedo davvero tanti, possibile che siano tutti bimbi ribelli? E quindi, il genitore che bellamente li ignora e si fa i cavoli suoi, è giustificato? tu che ne pensi? 🙂

  • Concordo con quello che scrivi. Anche io non sopporto i bambini maleducati e penso che, prima di tutto, sia colpa di genitori incapaci. Proprio stamattina sono stata svegliata dal bimbo dei vicini che urlava perchè non voleva vestirsi come gli diceva sua madre…scene assurde per conto mio, ma ancora più assurdi i genitori che non riuscivano a imporsi. A volte cerco di mettermi nei loro panni e di capirli, ma non sempre mi riesce.
    Non ho figli al momento perchè NON SONO ANCORA PRONTA…ne avrò quando sarò disposta a fare rinunce e a mettere mio figlio davanti a tutto. Arriverà quel giorno e ne sarò felicissima, ma sarà una scelta consapevole, di cuore ma anche di testa.

    http://www.ilblogdifefe.blogspot.com

  • Vedi anche tu ne vedi tanti! 😀 scusa il gioco di parole.. Non credi che molti di loro anni fa pensavano e dicevano le stesse cose che dici tu? Ovvio che in mezzo ci siano anche genitori idioti e bambini indiavolati,certo,ma ci sono anche coppie che ce l'hanno messa tutta,e purtroppo quando ti ritrovi a lavorare,mandare avanti una casa,e badare ai figli,se questi sono niente niente furbi e vivaci ci mettono un secondo a metterei in croce,e spesso non si ha la forza di "combatterli" ma per stanchezza si finisce spesso con l'assecondarli.
    Anche a me urta sentire grida al ristorante non credere che sia aliena! Solo che da quando sono diventata mamma ho capito quanto tra la teoria e la pratica ci sia un oceano in mezzo..
    Ogni donna incinta è piena di buoni propositi: mangerà tutto,dormirà nel suo letto,non urlerà e sarà educato!
    Passa qualche mese e trovi una donna che per "sopravvivere" fa dormire il figlio nel lettone gli fa mangiare quel che vuole e quando vuole ecc ecc… 😀 mai dire mai nella vita!

  • Ma certo deidre,rimane il fatto che ci siano molti adulti imbecilli incivili e cafoni,che ahimè avranno figli come loro, spesso sono anche io stessa infastidita da alcuni bambini che vengono lasciati liberi di fare ogni cosa passi loro nella mente. Con i bambini la vita cambia,in alcuni aspetti e quindi bisogna anche modificare la propria vita in relazione dei bimbi,posti luoghi e orari più consoni a loro in modo tale da renderli più sereni e meno frignoni,purtroppo peró nonostante tutti gli accorgimenti il bimbo piange disperato,e in quel caso nonostante magari sia un genitore stesso ad essere in difficoltà ed imbarazzo non sappia come uscirne in maniera rapida e indolore!
    Certo che un figlio viene al primo posto,ma ovviamente la vita è vita,uscire e convivere con la società è indispensabile non si può murarsi vivi in casa! Comunque capisco bene il vostro punto di vista,è normale spesso pensare così quando si è liberi da figlianza!

  • Premessa: io faccio parte del club dei genitori che quando può evitare di portare il figlio dove già sa che non reggerebbe lo lascia a casa, ma non sono d'accordo quando dici che bisognerebbe mollarli sempre e comunque oppure rinunciare a questo e a quello in quanto si è scelto di fare i genitori. Pensa anche che non tutti hanno la fortuna di potersi permettere una babysitter, o di vivere vicino ai nonni (non è il mio caso), comunque in realtà la vera cattiva abitudine dei genitori è proprio quella di non portare il figlio con loro, lasciandolo a casa. In questo modo il bimbo non si abitua a stare in mezzo alla gente e quando poi ci si ritrova si comporta in maniera sbagliata, perché non è abituato. Io sto pagando caro questo errore, proprio ora che la mia bimba è grandicella poi, perché non avendola abituata da piccola non regge né al supermercato, né al ristorante e mi ha letteralmente distrutto le vacanze, un anno fa.
    Quindi solo per dirti che capisco il tuo fastidio, ma il suggerimento che dai non è la soluzione, semmai è il problema di fondo. Poi, per carità, in certe situazioni bisogna passarci, nel caso dei figli poi, se non se ne hanno, non si può capire quant'è difficile fare i genitori…ma è giusto che ognuno esprima la propria opinione 🙂 Baci

    • ciao Laura e benvenuta.
      io forse non sono riuscita a spiegarmi bene, ci provo adesso 🙂
      Quello che intendo dire non è che rinunciare sia la soluzione universale; la soluzione, secondo me, è fare le cose "a misura di bambino", in base anche alle varie età dei bimbi: se, però, la mia attività da adulto non è compatibile con l'età di mio figlio, non è alla sua portata, vuoi perchè troppo lunga/faticosa/noiosa per lui, allora sì, e solo in quel caso, credo che il genitore piuttosto dovrebbe rinunciare a svolgerla, invece di "forzare" il bimbo a far qualcosa di non adatto a lui.
      Sicuramente i bambini devono essere abituati a stare in mezzo agli altri e a capire come comportarsi, ci mancherebbe altro! solo che credo che queste attività vadano anche commisurate alle varie età e fasi di sviluppo di un bambino.

  • quoto ogni parola che hai detto!!
    poi a me i bambini danno fastidio, anche in luoghi meno formali dei ristoranti, ma hai mai visto i genitori che gli danno le sberle forti? cioè poverini ç___ç
    per il resto io credo non avrò mai figli…

  • Eh si Violet il miglior modo di educare i bambini sono le "sberle forti" sopratutto se hanno tra l'anno e i due.. Mi auguro per te che tu sia piccolina come il tuo modo di scrivere rivela ,perché quel che hai scritto da i brividi..

  • Si possono tranquillamente fare le stesse cose di prima e nella stessa maniera in cui le si faceva prima.
    E senza essere tacciato di incapacità nel sapere educare un figlio, o peggio non aver rispetto di chi ti sta attorno (rispetto per che cosa poi? Se io posso fare qualcosa e mi sento di farlo agisco di conseguenza, esattamente agisce di conseguenza un qualsiasi fumatore che in un locale all'aperto prende e mi fuma accanto pur sapendo di infastidirmi: lo può fare…).

    Tentare di far credere al prossimo che i genitori siano una sorta di coperativa sociale handicappata e che non DEVE rompere le scatole agli altri, passa piu' come uno slogan "non fate figli altrimenti siete fregati" che come un'ode all'educazione ed al rispetto.
    Fail.

  • lo sai che ti amo xD bah. io sono nella fase "sopporto tutto perché sono alla frutta di me stessa". ma decisamente i genitori a volte sarebbero da appiccicare al muro ^^ ci vuole flessibilità da ambo le parti, ma non voglio ritrovarmi a strozzarmi per le urla beduine di un povero virgulto di umanità. qualche urletto ok. la sirena della polizia fissa no dai xD

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